
Le nuove scadenze per i controlli sulle caldaie a gas
In un comunicato stampa, Federconsumatori informa i cittadini sulle nuove normative legate alle scadenze per i controlli sulle caldaie a gas. Tali normative derivano dall'approvazione del Regolamento da parte del Consiglio dei Ministri tenutosi lo scorso 15 febbraio 2013 in attuazione della Direttiva Europea legata al rendimento energetico nell'edilizia (2002/91/Ce) e del D.Lgs 195/2005. Grazie a questo nuovo regolamento l'Italia si uniforma alla legislatura europea permettendo alle famiglie di risparmiare dai 60 agli 80 € l'anno. Ecco cosa cambia.
Le nuove tempistiche per i controlli
L'entrata in vigore del nuovo regolamento in merito ai controlli sulle caldaie a gas prevede per tutti gli impianti di potenza inferiore a 100 kW le seguenti tempistiche:
- ogni 2 anni per tutti gli impianti alimentati da combustibili solidi o liquidi
- ogni 4 anni per gli impianti con caldaie alimentate a metano o gpl
Se si possiedono impianti con potenza superiore o uguale ai 100 kW le precedenti tempistiche si dimezzano. È importante sottolineare comunque che tali indicazioni sono sempre subordinate alle tempistiche indicate dall'installatore e rilevabili all'interno del libretto d'uso di ogni caldaia.
Le vecchie scadenze per le caldaie a gas
Il nuovo regolamento approvato dal Consiglio dei Ministri, quindi, porta all'abolizione delle precedenti normative in merito ai controlli sulle caldaie a gas regolamentate dai Dpr 412/93, 311/2006, 192/2005 e 59/2009. Essi prevedevano in particolare una distinzione in base alla tipologia delle caldaie (camera aperta o stagna) e alla loro anzianità (più o meno di 8 anni dall'installazione). I controlli erano resi più frequenti per le famiglie perché il limite della potenza dell'impianto era 35 kW. Grazie alla nuova normativa i controlli diventano più diluiti in modo da incidere meno sul bilancio familiare annuo.
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